Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
8 aprile 2013 1 08 /04 /aprile /2013 15:39
ZOOTECNIA SICUREZZA

apr. ’13

Per sicurezza intendiamo tutto ciò che è relativo al benessere degli addetti che operano direttamente ed indirettamente nella filiera zootecnica.

Esaminiamo, rimandando il nostro commento in coda, la situazione relativa allo specifico settore dei lavoratori che operano negli allevamenti e nei macelli di polli da cerne e tacchini (filiera avicola) nello Stato Alabama negli Usa.

La filiera avicola in Alabama produce oltre 1 miliardo di polli da carne per anno, vi lavorano 75.000 risorse e rappresenta il 10% dell’economia dell’Alabama con un fatturato di 2,5 miliardi di $

[fonte Fellow&FoodProdDaily].

Il rapporto che si commenta è Unsafe at These Speeds: Alabama,s Poultry Industry and its Disposable Workers, del febbraio 2013.

L’OSHA (organismo tecnico per le malattie ed infortuni dei lavoratori) mette in risalto alcuni casi particolari e raccomanda:

·         Di normale la velocità delle linee automatiche ed il numero di polli/minuto/risorsa,

·         Di obbligare misure ergonomiche per ridurre i disturbi muscolo scheletrici,

·         Di obbligare i trattamenti medici per le risorse coinvolte in disordini,

·         Di attuare una lista di diritti per questo importante settore e per i propri lavoratori.

[fonte 2013 Southern Poverty Law Center]

L’associazione degli imprenditori di categoria, la USPoultry & Egg Association commenta che il rapporto riporta il dato del Bureau of Labor Statics (BLS) relativo al tasso di incidenti del 5,9% per I processi della filiera avicola e quello del 3,5% relativo ai lavoratori dell’intero settore industriale privato. E questo è considerato fuorviante. Meglio sarebbe quello di confrontare il dato con il 4,4% di tutti i lavoratori del settore manufatturiero. Vengono forniti i dati di confronto con altri settori, per stabilire che il tasso della filiera avicola è in linea con quelli degli altri:

Lavoratori dell’industria automobilistica (NAICS code 3361)                                       7,5%

Lavoratori delle forniture per ufficio (NAICS code 3372)                                                              5,2%

Lavoratori dei passeggeri di aerei (NAICS code 481112)                                                               7,9%

Lavoratori degli enti statali                                                                                                        6,7%

E non era così, e vengono riportati i dati relativi agli anni precedenti, che qui si riassumono:

anno                     filiera avicola                     tutte le produzioni manufatturiere

1994                                      22,7%                                   12,2%

2011                                      5,8%                                    4,4%

Di fronte ai risultati del circuito virtuoso della filiera avicola, affermare che “pochi lavoratori trovano applicazione di programmi ergonomici” non è dire la verità.

Nel report viene riportato il caso di una risorsa che ha contratto la istoplasmosi, e che lavorava nella linea della spezzettatura e si suppone che la malattia fosse avvenuta per la spore presenti nell’aria dell’area di lavoro. L’istoplasmosi è una malattia strettamente collegata all’esposizione ed al contatto con escrementi di volatili. Le risorse che operano nelle unità di spezzettamento delle carcasse NON vengono a contatto con escrementi di volatili. La causa può quindi essere trovata nell’ambiente esterno a quello del lavoro.

Il report mette in risalto che solo il 10% delle risorse della filiera avicola è iscritto a sindacati di lavoratori. E questo che significa? BLS riporta che nel 2012 la media delle risorse iscritte ai sindacati era del 11,3%, quelli del settore privato erano il 6,6% mentre quelli del settore pubblico erano il 35,9%.

Il report riporta che una delle cause delle malattie ed infortuni è legato alla presenza di lagune per le deiezioni situate nelle vicinanze degli allevamenti e dove vivono le famiglie degli allevatori.  Ma le lagune riguardano altri allevamenti, non quelli avicoli. Nella filiera avicola le deiezioni fanno parte della lettiera che viene utilizzata quale fertilizzante senza alcun bisogno di laguna.

Il report auspica una riattualizzazione delle ispezioni. La USPoutry fa notare che è operante, da 15 anni, il programma pilota in 20 impianti di produzione di volatili che sono sotto costante monitoraggio anche per tutto ciò che riguarda la sicurezza. Il programma pilota così esteso è ritenuto indispensabile per definire i limiti sostenibili ed attuabili in qualsiasi altro impianto produttivo industriale (caratteristiche tecniche all’entrata e per mantenere le autorizzazioni ad operare). Non vi è evidenza che la velocità delle linee automatiche influenzi il tasso di infortuni. Certamente il programma pilota impiega risorse altamente formate e con un elevato grado di consapevolezza, come in qualsiasi programma pilota. La USPoultry mette in risalto il confronto dei dati relativi alla sicurezza sia per il Total Recordable Injures (TRI) Rates che per il Dart (Days Away Restricted oer Tranfert) Rates:

 

La conclusione di USPoultry: la sicurezza delle risorse impiegate nell’industria di produzione e trasformazione di volatili e dei consumatori che acquistano i prodotti alimentari è di fondamentale importanza. La filiera avicola ha instaurato un circuito virtuoso che ha dato tangibili risultati, meglio di quanto sia avvenuto in altri settori e tipi di industrie.

La filiera avicola vuole continuare nel miglioramento dei risultati relativi alla sicurezza delle risorse coinvolte e non accetta inutili allarmismi al riguardo.

[fonte: www.uspoultry.org ; www.bls.gov/iif/oshwc ]

Commento

Anche se la nostra attività è specializzata esclusivamente per quanto concerne l’utilizzazione e la manipolazione di agenti chimici (nutrizionali e terapeutici) da somministrare agli animali da reddito, avicoli compresi, ritroviamo la conferma al nostro approccio metodologico.

Le specifiche tecniche per ogni singolo agente chimico o per famiglie di agenti chimici devono costituire un prerequisito per tutta la filiera.

Solo in questo caso è possibile garantire un livello di sicurezza accettabile per tutte le risorse dirette ed indirette coinvolte e formate e per ogni tipo di emissione (interna ed esterna).

E’ un passo non di poco conto.

In mancanza del prerequisito l’alternativa è il NON utilizzo.

Ogni deroga è, come minimo, miopia e rischia di comportare implicazioni negative per l’intero settore.

Rates

Impianti

2009

2010

TRI

Pilota

5,6%

5,3%

Industria pollame totale

6,1%

5,5%

DART

Pilota

3,4%

3,9%

Industria pollame totale

4,0%

3,9%

Condividi post
Repost0

commenti